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Intelligenza artificiale: tecnologia e lettura del volto

Intelligenza artificiale: tecnologia e lettura del volto

July 03, 20233 min read

La CNV è da sempre una delle forme di comunicazione più importanti e potenti che l'uomo ha a disposizione. Attraverso gesti, posture e movimenti del corpo, siamo in grado di trasmettere emozioni che spesso non riusciamo ad esprimere con le parole.

Negli ultimi anni, con l'avvento delle intelligenze artificiali, questo mondo si è arricchito di nuove e interessanti possibilità. Grazie alle tecnologie di riconoscimento dei volti e dei movimenti, infatti, le intelligenze artificiali sono in grado di leggere e interpretare la CNV in maniera sempre più sofisticata e accurata.

È semplice vederne l’utilizzo che tutti noi ne facciamo nella vita di tutti i giorni: un esempio pratico di riconoscimento facciale è proprio utilizzato nei social network. Meta, così come il colosso Google e decine di nuove app, usufruiscono di complessi algoritmi per riconoscere i volti nelle foto, per poi catalogarle e suddividerle rendendoci più semplice la ricerca tra migliaia e migliaia di ricordi scattati.

Ma non si ferma qui, perché negli ultimi anni importanti aziende hanno investito miliardi sulle intelligenze artificiali applicate al settore sanitario. Oggi, infatti, esistono numerosi prototipi in tutto il mondo che sono in grado, solo analizzando il volto di una persona, di capire se questa soffre di patologie cardiache, malattie rare genetiche, problemi neurodegenerativi ed altro, con una percentuale di diagnosi corrette che molte volte supera l’80%.

Inoltre, nel corso dell’emergenza pandemica del 2020, moltissimi aeroporti nel mondo si sono rinnovati introducendo l'utilizzo di riconoscimenti biometrici. Grazie a queste tecnologie, i passeggeri possono identificarsi senza dover mostrare documenti di identità, semplificando notevolmente il processo di check-in e migliorando l'efficienza dei controlli di sicurezza. Questi tipi di intelligenze artificiali non includono solo il riconoscimento facciale, ma anche impronte digitali e scansione dell'iride.

Sempre all’interno di grandi aeroporti sono presenti da diverso tempo telecamere in grado di leggere il FACS: queste tecnologie sono nate dapprima in America, per poi espandersi nei principali aeroporti del mondo, portando a casa ottimi risultati. Riguardo questo argomento puoi approfondire in questo post uno degli esempi più famosi.

Non dimentichiamo il settore del divertimento: la Disney ha sviluppato da diversi anni un sistema di intelligenza artificiale in grado di riconoscere le espressioni facciali e di utilizzarle per animare personaggi in modo realistico. Si basa sull'utilizzo di rilevatori di movimento e di software avanzati per catturare i dettagli delle espressioni del viso degli attori. Il risultato è una produzione di cartoni animati più realistica, coinvolgente, che trasuda emozioni e dove le espressioni sono precise nei minimi dettagli.

Alla luce di tutto ciò è chiaro che siamo ben lontani dalla banale macchina della verità usata per decenni. Di fronte a questo il mondo oggi si spacca a metà: chi investe in questo settore chiaramente destinato a crescere e chi invece si oppone, portando a galla il problema della privacy. 

Peggy Hicks, dell’Alto Commissariato ONU per i Diritti Umani qualche tempo fa ha dichiarato che “l’Intelligenza Artificiale fa già parte delle nostre vite. E non c’è tempo da perdere nella lotta per garantire che sia progettata e utilizzata in modo da rendere la nostra società migliore e più rispettosa dei diritti, piuttosto che uno strumento che consente la discriminazione, invade la nostra privacy e mina i nostri diritti“. 

Anche l’European Data Protection Bord (Comitato Europea per la Protezione dei dati) raccomanda di vietare tutti quei sistemi di intelligenza artificiale che utilizzano la biometria per classificare gli individui in gruppi in base a etnia, genere, orientamento politico o sessuale o altri motivi per cui la discriminazione è vietata ai sensi dell’articolo 21 della Carta dei diritti fondamentali. Secondo il Comitato l’uso delle intelligenze artificiali per dedurre le emozioni di una persona fisica dovrebbe essere vietato.

Dall'altra parte ricordiamo come, ad esempio per le forze dell'ordine, avere un'arma come l'intelligenza artificiale sia di estrema importanza per aiutarli a salvaguardare la vita di tutti noi. Analogamente nel settore medico questo potrebbe fare la differenza per la vita di milioni di persone..

Chi vincerà?!

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Gabriele Murgia

Istruttore, Esperto FACS

A soli 18 anni inizia a frequentare master e percorsi formativi in tecniche di Leadership, Intelligenza Emotiva, Sviluppo personale e Analisi Emotivo-Comportamentale.
Esperto in analisi e applicazione con metodo FACS di lettura del volto

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